ROOTS… AI MARGINI DEL BOSCO, IL TRAMONTO. LA VITA.

Questa storia parte da lontano, da un evento triste, che ha segnato la vita della mia famiglia e di altre nel mio piccolo paese, in Toscana. 1944, sono gli anni della guerra, sul finire le truppe nemiche stanno velocemente ritirandosi, sono i momenti della rappresaglia. In un caldo mattino assolato, un’incursione a Civitella in Val di Chiana, il mio paese.

LA SORPRESA, LO STUPORE, IL TERRORE… LA MORTE.

Tutti gli uomini ed i ragazzi apparentemente più adulti , vengono fucilati. La storia lo definirà poi l’Eccidio di Civitella. C’è anche mio padre. Ha quindici anni, viene salvato dai suoi calzoncini corti che lo fanno più bambino di quello che è. Perde suo padre, gli zii. Io, non ancora venuto al mondo, due nonni. Il paese è in fiamme, nello scompiglio e disperazione generale, una donna coraggiosa, trova la forza di radunare a se’ i figli superstiti ed altri innocenti. Con dodici bambini scappa nel bosco. Era mia nonna.

Per quindici lunghi giorni nutre e protegge quei piccoli: il bosco è il loro tetto, le radici delle piante il loro cibo. Sono sopravvissuti e insieme a quella donna hanno ricominciato il loro cammino. Ancora una volta il bosco, come nella notte dei tempi, li ha accolti gli ha dato un nutrimento, spontaneo, e quanto serviva per sopravvivere.

Il bosco è il loro tetto, le radici delle piante il loro cibo.

IL BOSCO È VITA. IL BOSCO È CIBO. IL CIBO PRIMORDIALE.

Quante volte ho scavato nel dolore e nei ricordi di mia nonna, quante volte ho chiesto come fosse stato possibile… e perché. La sua risposta: “La Speranza, l’andar avanti e la consapevolezza che la natura racchiude in sé già tutto, se la conosci.”

Quando ripercorrevo quei sentieri nel bosco, nelle nostre passeggiate della memoria, lei m’insegnava ed indicava quali e quanti frutti sono lì, a disposizione. Quelle radici che furono alla base della loro sopravvivenza, oggi sono un regalo prezioso che mi porto dietro. Ora lei non c’è più, ma il suo bagaglio e la sua storia non sono perse, sono nel mio sangue, nella mia mente e vi saranno per sempre. Ho deciso di riproporle, di proseguire. Al bosco non serve niente, se solo lo rispettiamo, è tutto lì, spontaneo, senza intervento dell’uomo. Naturalmente predisposto per mantenerci in vita con quello che offre sin dalla notte dei tempi.

Il primo (nutrimento) pasto dell’uomo. Il nostro CIBO PRIMORDIALEDavid Rossi